La parola referendum indica lo strumento attraverso cui il corpo elettorale viene consultato direttamente su temi specifici; esso è uno strumento di democrazia diretta, consente cioè agli elettori di fornire - senza intermediari - il proprio parere, o la propria decisione, su un tema oggetto di discussione.
In Italia il referendum abrogativo è previsto dall'art. 75 della Costituzione. Il testo costituzionale prevede fondamentalmente tre tipologie di referendum: abrogativo, territoriale e costituzionale.
Il referendum è normalmente riservato all'abrogazione di leggi ordinarie. Solo in caso di modifiche alla Costituzione può essere indetto un referendum costituzionale (Art. 138 Cost), di natura invece confermativa. In ambedue i casi il referendum appare orientato a proteggere l'ordinamento dello stato più che a stimolare l'innovazione legislativa.
Le richieste di referendum sono soggette un duplice controllo, il primo da parte dell'Ufficio centrale per il referendum, organo istituito dalla Legge n. 352/1970. Il secondo dalla Corte costituzionale così come disposto dalla L.cost n. 1 /1953.
Classificazioni dei referendum in Italia
I referendum si possono distinguere in base al tipo di scopo:
- consultivi: per sentire il parere popolare circa una determinata questione politica
- confermativi: per richiedere il consenso popolare perché una legge o una norma costituzionale possa entrare in vigore.
- abrogativi: per abrogare una legge esistente, rimuovendola dall'ordinamento.
Riguardo al tipo di leggi a cui riferisce il referendum, esso può essere:
- ordinario, se attiene alla legislazione ordinaria;
- costituzionale, se riguarda la costituzione.
Sovranità popolare
Il referendum è uno strumento di esercizio della sovranità popolare, sancita all'art. 1 della Costituzione della Repubblica Italiana.
L'esito referendario, espressione di questa sovranità, è una fonte del diritto primaria che vincola i legislatori al rispetto della volontà del popolo.
In presenza di nuova legge che non rispetti l'esito referendario, i soggetti autorizzati (magistrati, politici, associazioni di cittadini) possono ricorrere alla Corte Costituzionale per ottenere l'abrogazione della legge.
La Costituzione italiana prevede numerosi tipi di referendum: quello abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge (art. 75), quello sulle leggi costituzionali e di revisione costituzionale (art. 138), quello riguardante la fusione di regioni esistenti o la creazione di nuove regioni (art. 132, c. 1), quello riguardante il passaggio da una Regione ad un'altra di Province o Comuni (art. 132, c.2). Inoltre prevede, all'art. 123 c. 1, che gli statuti regionali regolino l'esercizio del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della regione.
Il 2 giugno 1946 in Italia si svolse il primo referendum istituzionale. Gli italiani furono chiamati a scegliere tra repubblica e monarchia.